Devi sempre pensare che ogni tensione positiva e negativa ne genera una negativa e positiva, quando rilasciata ai capi di un induttanza. Ora però se questa induttanza è vincolata ad un polo di una batteria, quando si genererà la tensione inversa, questa non potrà essere recuperata, in quanto la tensione in uscita dall'induttanza, sarà contraria a quella della batteria a cui è connessa per un capo. L'unico modo che hai per recuperarla è staccarla completamente dalla batteria e collegarla ad un ponte di diodi, in questo modo la tensione sarà raddrizzata e indirizzata nel giusto "verso". Il ponte di diodi nel ponte completo è già presente, ma è fondamentale che tutti i mos siano interdetti, altrimenti torniamo all'esempio di un polo sempre connesso.
Per quantificare le perdite non è facile, perchè hai bisogno di carichi induttivi che producano cosfi, come ad esempio i motori asincroni. Un altro aspetto che rende migliore la soluzione bipolare, è il fatto della robustezza, sempre legato al fatto che le extratensioni vengono gestite e non cortocircuitate. Smaltire le extratensioni significa infatti abattere i picchi senza arrecare danni ai finali.
Per misurare non è facile, non puoi farlo con un semplice tester, devi poter leggere le correnti in maniera bidirezionale e in true RMS, non stai misurando una corrente continua, ma una corrente pulsata e bidirezionale.
Volevo chiederti una cosa invece, hai modo di misurare quanto assorbono i driver per pilotare i tuoi finali? Devo selezionare dei DC-DC converter che serviranno per l'alimentazione dei driver e del micro, che devono essere galvanicamente isolati da tutto. Ma prima dovrei costruire il tutto, se riesci a darmi una misura anche non precisa posso fare una stima.
Kekko