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Very Hot Topic (More than 500 Replies) Homemade Inverter (Read 1255761 times)
kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #660 - 16.05.14 at 11:10:06
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Ma il 4N27 non lavora in zona lineare, invia al micro delle onde quadre generate dal LM566. Mettendo una resistenza da 100K fra base ed emettitore, e una resistenza di pull-up da 1K sul collettore, otteniamo in uscita una quadra quasi perfetta, che sarà perfettamente in fase con la frequenza generata dal LM566, quindi il micro non dovrà fare altro che leggere la frequenza e convertirla in tensione. Sbaglio qualcosa? Smiley
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #661 - 16.05.14 at 18:24:29
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Sono già diversi giorni chè sto a studià le tue ipotesi sul mettere il negativo banco a terra il secondario del trasformatore a terra, isolare galvanicamete il micro... che poi alla fine il tuo trafo non ha niente di galvanicamente isolato un trasformatote con isolamento galvanico i due avvolgimenti sono proprio separati, non avvolti uno sopra l'altro, nella tecnica hf si usa mettere spire in nastro rame aperte in lf non credo proprio...così con tutti quei punti a terra rischi di creare maglie dove circolano correnti e si creano sovratensioni
non è una critica è solo passione per le cose ben progettate, non basta dire metti il secondario a terra che il fulmine devia da un'altra parte
bisogna anche dimostrare quello che si scrive...
  
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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #662 - 16.05.14 at 22:39:34
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Scinty non hai capito bene come è fatto il trasfo! Guardati i disegni postati in precedenza, il mio è un autotrasformatore con "centro stella" connesso a terra. Non è proprio corretto parlare di centro stella perchè è un sistema monofase, ma il succo non cambia. E' isolato galvanicamente e come! Le spire sono una sull'altra, e allora? Si chiama configurazione a mantello, e oltre a garantire il corretto accoppiamento fra primario e secondario, garantisce anche un maggior rendimento rispetto a quelli di una volta con i due avvolgimenti su due nuceli diversi. Se vuoi scendiamo nei dettagli spingendo un po' sull'acceleratore, ma possiamo riassumere brevemente dicendo che quelli con primario e secondario su due nuclei diversi hanno una migliore dissipazione termica, minor quantità di rame, peggior rendimento, cattivo accoppiamento magnetico (ritardo di isteresi ecc...). Quelli a mantello, con primario e secondario sullo stesso nucleo, hanno una peggiore dissipazione termica (risolvibile sovradimensionando un po'), maggior quantità di rame, miglior rendimento, ottimo accoppiamento magnetico.
Entrambi possono avere il primario e il secondario galvanicamente isolato, non c'entra nulla la separazione delle spire. Certo è il fatto che un buon trasformatore vuole l'isolamento del filo in classe H, che anche se carbonizzato dall'eccessivo calore mantiene l'isolamento galvanico.
Hai mai visto come è fatto un trasfo di uscita valvolare? E' fatto a mantello intervallando il più possibile gli strati con primario e secondario. Più si frazionano gli strati e più l'accoppiamento sarà buono, ma l'isolamento galvanico resta sempre perfetto.

Tranquillo che quello che scrivo è largamente dimostrato da esperienza, pratica e teoria Smiley ...per carità a sbagliare posso sempre sbagliare, e in quel caso bisogna essere pronti a rimediare.

PS: Mettere un polo dei pannelli a terra serve soprattutto per risolvere il fenomeno del PID, e non fargli quindi perdere rendimento.
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #663 - 17.05.14 at 07:01:43
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per carità non penso che non hai preso in cosiderazione diversi fattori come al solito sono io che non mi spiego bene....
certo che conosco i trafo valvolari,hanno lamierini sottilissimi e gli avvvolgimeti sono divisi in strati disposti uno sopra l'altro e più strati ci sono e meglio è! anchio nei trasformatori hf faccio una cosa del genere, ad esempio, devo fare 5 spire di primario e 20 di secondario, prima avvolgo 10 spire sul cartoccio, poi uno strato di islolante poi una spira di schermo (aperta ovviamete!)poi le 5 spire di primario, schermo e nuovamente le altre dieci spire di secondario....
se parliamo di trasformatore ad isolamento galvanico ci sono proprio due rocchetti separati e il rendimeto se ne va a quel paese...
ma non è questo quello che mi assilla
io ho il neutro sul negativo dei pannelli per evitare il PID qiundi in casa ho due fasi e ne ho tre in magazzino e in laboratorio senza il neutro fornito, embè che succede se cade un fulmine con tempo di salita di 10uS e durata 150 che ha 400kA sui pannelli? bè si friggono non c'è storia con o senza neutro... ci sono alcuni quartieri di Roma che hanno la 220 senza neutro perchè ci sono ancora i trasformatori 220 trifase e quindi come se fossero alimentati come casa mia e non ho mai sentito dire che se gli cade un fulmine vicino gli si spacca tutto
c'è da dire che col neutro collegato in caso di fulmine la corrente indotta fa staccare i differenziali ma non è questo a proteggere dopo 160uS gia il fulmine se ne andato da un pezzo mentre il differenziale stacca dopo circa un millisecondo
cmq da un po i trasformatori valvolari li fanno così...che te ne pare?
TRANSFORMER.JPG
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #664 - 17.05.14 at 14:06:46
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Allora facciamo un pò di chiarezza. Il sistema bifase si sta via via abbandonando per due motivi principali.
Il primo è il solito discorso delle correnti indotte dai fulmini. I cavi di casa in genere camminano sempre accoppiati due a due, se questi due cavi sono "appesi" (ovvero nessuno dei due è a terra direttamente), i campi elettromagnetici indotti dai fulmini creeranno extratensioni che danneggeranno i nostri elettrodomestici. Se uno dei due cavi è fisicamente connesso a terra, le extratensioni indotte sul cavo non connesso a terra, verranno comunque scaricate per effetto trasformatore dal primo cavo. Per farla semplice si crea un primario e un secondario,  e le extratensioni vengono perfettamente eliminate. Nel sistema bifase invece questo avviene solamente in parte.
Il secondo è invece che le nuove normative stanno prevedendo proprio l'abbandono del sistema bifase negli impianti domestici, per il pericolo di esplosione delle caldaie. Nel sistema bifase infatti nel caso di fulmini e caldaie a gas, si potrebbero creare extratensioni e scintille in grado di innescare un esplosione. La maggior parte delle nuove caldaie infatti non funzionano proprio con il sistema bifase, vanno in blocco e non partono. Si risolve indovina come? Smiley Mettendo un trasfo di isolamento con una fase connessa a terra, tutto torna a funzionare.
Quindi, non mi sembra proprio futuristico un inverter che darà sempre più problemi con caldaie ed elettrodomestici degli utenti, non trovi?

Il sistema a trasfo che sto utilizzando invece, è in grado di risolvere il fenomeno del PID e il problema del neutro in un colpo solo e con una sola palina connessa sul centrao stella.

Per il trasfo in "ferrite" dei TU valvolari, non mi piacciono molto, hanno un suono freddo perché non smussano le onde quadre. Il suono è più freddo e più simile a quello di un ampli a transistor... si perde un po' il fascino del valvolare Smiley

Kekko

PS: Il mio trasfo è fatto proprio con i lamierini dei TU dei valvolari, quelli fini fini.
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #665 - 17.05.14 at 17:04:15
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questa delle caldaie non la sapevo scusa, io vado a pompe di calore sai comè scinty e gas non vanno daccordo!se proprio proprio un giorno comprerò una caldaia ci metterò dieci euro di trasformatore di isolamento e sono apposto...
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #666 - 17.05.14 at 17:07:13
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Si ma devi pensare sempre in grande, deve essere una cosa versatile e utilizzabile da tutti. E il sistema bifase per i motivi che ti ho esposto sopra è ormai quasi totalmente abbandonato, e lo sarà sempre di più, per questo alcuni nuovi elettrodomestici neanche partono.
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #667 - 17.05.14 at 19:28:37
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ho appena appurato che negli ospedali e white room l'alimentazione è bifase senza neutro proprio per garantire la massima sicurezza mentre non trovo nessun riscontro su caldaie esplose in zona Ostia al massimo si guasta il controllo della scintilla..... ihihihih
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #668 - 18.05.14 at 04:58:10
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No, ti correggo, non negli ospedali! Ma nelle sale operatorie! Ci ha lavorato un mio amico, e se vuoi ti spiego tutto quello che c'è da sapere in merito... brevemente nelle sale operatorie c'è un trasformatore di isolamento, per evitare che qualche macchina scarichi attraverso gli organi del paziente una corrente a terra. E vorrei vedere!! Perciò non è un sistema bifase classico, ma un sistema bifase galvanicamente isolato dalla rete tramite un trasformatore. Nei sistemi bifase classici, la protezione verso terra non è garantita a prescindere, visto che nella cabina di trasformazione hai il neutro connesso a terra, quindi senza il trasfo di isolamento cmq se tocchi una fase ti prendi 125V, e anzi al contrario del sistema monofase, ti becchi la corrente su entrambi i cavi.

Per le caldaie, fidati che è così, cerca nel forum, ci sono diversi utenti che hanno avuto quel problema proprio a causa degli inverter cinesi che operano con il sistema bifase, hanno risolto con un trasfo di isolamento e fase a terra. Le caldaie vanno in blocco, proprio perchè le nuove normative prevedono che sulle caldaie debba esserci per forza il sistema fase-neutro, per tutti i motivi che ti ho spiegato sopra. Dunque anche gli inverter vanno aggiornati, inutile restare indietro! Fare per semplicità un inverter bifase che poi deve passare per un trasfo di isolamento per far partire la caldaia... non ha molto senso, no? Inoltre c'è tutto quel discorso sulle correnti indotte dai fulmini e dall'atmosfera, che tu ci voglia credere o no. Questo è un mondo a parte, e ci sarebbe da scrivere un libro, non sempre la soluzione è così intuitiva come sembra perchè ci sono decine di fattori cooperanti, e come per molte cose ci si è arrivati per gradi, la soluzione alla fine è il sistema fase-neutro.

Kekko
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #669 - 18.05.14 at 08:35:07
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a me il discorso caldaie ecc ecc non mi interessa e nemmeno di se si prende la corrente su due fili oppure no (corrente che poi alla fine non è neanche pericolosa la si sente  solo con le mani umide!)tanto non è che per collegare gli elettrodomestici unisco i fili esistono prese e spine e i differenziali funzionano perfettamente....con il ponte trifase HVDC posso alimentare interi capannoni industriali e mi dovrebbe far tornare indietro una caldaia che con un trasformatore da pochi euro funziona egregiamente?lo ribadisco non è questo il punto
A me non torna cosa potrebbe succeedere in caso di fulmini perchè io sono anni che ho l'impianto così e non è successo mai niente, e non è che sono così fortunato,quindi se ti va ne parliamo qui oppure apro una nuova discussione
escludiamo la fulminazione diretta da 400kA perchè sono casi eccezzionali e di sfiga tremenda che neutro o non si sfascia tutto!
escludiamo che che possa entrare lato enel un fulmine ho scaricatore classe I II e III montati a regola d'arte perciò la sovratenzione massima possibile è di circa 1500V nei casi estremi e il ponte con quella tensione si fa il sollettico!
mettiamo il caso più frequente quello della fulminazione indotta
mettiamo caso un fulmine cade a pochi metri da casa magari per colpa di un pino molto alto....la corrente su questo funge da primario di un trasformatore il cui nucleo è l'aria visto l'altissimo dv/dt come nucleo va benissimo, ora questa induzione si va a scaricare su quello che gli piace di più ovvero i cavi di discesa che sono visti come i due secondari di questo enorme trasformatore! ora passo la palla a te per vedere che succede con l'inverter che ha il secondario o meno collegato a terra...
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #670 - 18.05.14 at 12:06:42
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Scusatemi se disturbo questo "dialogo sui massimi sistemi", ma avrei una domanda (ahimè troppo banale) da sottoporVi. Temo di aver danneggiato sulle mie tre schede non solo i driver IR2110 ma anche il chip EG8110; ho visto che esiste la possibilità di acquistarne di nuovi e sostituirli. La mia domanda è: il nuovo chip deve essere "programmato"? e se sì, come?
Grazie.
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #671 - 18.05.14 at 13:04:21
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Nessuna programmazione.
Io ne ho sostituito uno perché avevo rotto un pin durante la modifica per il link con il PC senza nessun problema.

Il singolo chip mi pare di everlo pagato 2E ...

Ciao

Ps:la cosa non chiara è perché alcuni (io due schede su 5 ) non funziona la protezione under voltage !!!!!! Bo!
  

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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #672 - 18.05.14 at 13:47:40
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Scinty, ti ho già spiegato cosa succede con il sistema bifase e monofase sui fili "appesi" di un impianto, e ti ho spiegato anche perchè le nuove normative prevedono di abbandonare il sistema bifase (per questo alcuni nuovi elettrodomestici neanche partono). Potremmo parlare fino a domani, se non sei disposto a capire o a mettere in dubbio quello che pensi, non posso farci niente, e di certo non posso riscrivere 10 volte le stesse cose. Rileggi con attenzione, sono sicuro che troverai le risposte che cerchi. Smiley

Quello che ho scritto, non è un mio pensiero, ma è frutto di evoluzione impiantistica nel corso degli anni.
Prima il sistema bifase lo avevano tutti, ora quasi nessuno... i motivi sono due, il primo è quello che ti ho spiegato, il secondo è il maggior trasporto di energia che si è avuto portando le fasi da 125V a 220V.
Le grandi marche di inverter, power one ecc..., stanno lavorando per avere un inverter che abbia il negativo a terra, e il neutro sul secondario. I motivi sono sempre gli stessi, tutti stupidi?

Kekko
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #673 - 18.05.14 at 16:49:06
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xElettro
In alcune schede la protezione undervoltage non funziona perché la scheda non ce l'ha.
L'ho spiegato qui:
http://www.energialternativa.org/Public/NewForum/Discussione.php?55031252&44#MSG...

Per inserire correttamente un link basta cliccare sul pulsante URL ed incollare il link nella finestra che viene aperta.
Pino
  
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yottawatt

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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #674 - 18.05.14 at 17:51:31
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Avevo letto ..., ma non ho capito come riconoscerla.
Sul chip è segnato solo EG8010 ....
Domani come torno a casa vedo meglio se  fosse stampigliata la lettera da qualche parte ....
  

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