CITAZIONE (BellaEli, 08/10/2014 21:56:11 )
Quote:Se permesso volevo fare qualche domanda:
1) E' noto che le dimensioni del nucleo di un trasformatore sono inversamente proporzionali alla frequenza. Ora il segnale pwm uscente dal modulo cinese o l'atmega32 di Kekko, è un'onda quadra a circa 2
0 kHz con duty cycle variabile ma frequenza fissa.
Non ho mai approfondito più di tanto, ma se ricordo bene tutti gli alimentatori dei PC prendono la 220Vac, la trasformano in 310 DC, la modulano in pwm a tipo 50kHz e pilotano il trasformatore in ferrite. Sul secondario ci sono i filtri per eliminare l'onda quadra.
Perché non c'è nessuna prova da parte vostra in questo senso ? Che problema c'è ad utilizzare un trasformatore in ferrite anziché uno classico e mettere i filtri dopo ?
2) In ogni progetto come reagisce il ponte ad H in caso di condizioni critiche come cortocircuiti, intervento del differenziale e/o magnetoermico, collegamento di un carico induttivo spaventoso (es. motore asincrono 5kW), ecc.???
3) Ipotizziamo che Kekko usa il suo inverter per far funzionare tutta la casa, lo alimenta con le batterie e i pannelli e, in caso di necessità (tensione sotto 22V) collega un alimentatore da 3kW sul contatore Enel per alimentare il suo inverter: dovrà tenere conto della CEI 0-21 ?
?? Mi verrebbe da pensare che sarebbe come me che non ho niente, ma non ho letto la normativa...
4) Ma voi, il tempo per fare tutti questi esperimenti dove lo prendete ??? Siete statali che lavorate fino alle 14:00 ???
Salve BellaEli! Benvenuto fra noi, spero ti troverai bene nel forum! Ti ringrazio per i complimenti, ma un grazie va soprattutto a questo meraviglioso forum, dove grazie alle condivisioni e alle esperienze di tutti, si riescono a raggiungere traguardi impressionanti!!
1) E' una bellissima intuizione la tua, devo ragionarci un po' su, sempre se ho capito ciò che intendi.
2) C'è bisogno dei muscoli, per questo usiamo bestie da centinaia di Ampere. Se i picchi o i cortocircuiti si prolungano nel tempo, un sensore di corrente spegne tutto, salvaguardando i finali.
3) Non so, ma non credo ci siano problemi, in quanto non immetto nulla in rete, prelevo solamente.
4) Cerchiamo di ritagliare il nostro tempo libero, essendo prima di tutto una passione il tempo prima o poi si trova

, a volte anche rubandolo al sonno...
Viste le tue preziose competenze, sicuramente se avrai piacere potrai aiutarci con firmware e software, fondamentali per gestire al meglio il nostro inverter.
Oggi ho collegato tutta casa all'inverter, accendendo un po' di carichi pesanti e tirandogli un po' il collo. Mentre era tutto completamente ad isola, alimentato dall'inverter, mi chiama il grande Elettro, e con una mano sul dissipatore e una sul telefono, spero non esplodi nulla.

Verdetto finale, dopo circa mezzora, con carichi variabili da 1 a 3 kW, il dissipatore si è intiepidito appena (35 - 38 °C), il trasfo freddo congelato (25 °C), e le piccole batterie da laboratorio prosciugate. Ricordo il mio vecchio inverter cinese switching, andare letteralmente a fuoco con questi carichi...
Notate nel video la versatilità dell'inverter, a 18,7V ancora riusciva a tirare 3 kW!!
Buonanotte a tutti!