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Very Hot Topic (More than 500 Replies) Homemade Inverter (Read 58019 times)
scinty
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #495 - 13.04.14 at 16:25:04
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le batterie sono sempre pericolose, si 300v ti folgorano sicuramente ma anche i banchi da 48 o meno possono essere pericolosi in quanto i cavi possono prendere fuoco e le batterie possono esplodere se utilizzate nel modo sbagliato.Questo era doveroso dirlo per chi ci legge a fare attenzione quando si maneggiano accumulatori
  
14 pannelli mono da 250Wp 24 pannelli amorfi Sharp da 130Wp banco batterie 48V 225Ah survoltore 5000W homemade inverter 6000VA trifase homemade modalità di interconnessione ibrida Scinty-Kirchoff (nodo DC) secondo inverter di supporto mppt inverter Sunny boy 3000(nodo AC)
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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #496 - 13.04.14 at 16:30:50
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Assolutamente si, ad esplodere e prendere fuoco sono i banchi al litio, non molto amati da noi infatti. Nei nostri impianti utilizziamo elementi al piombo tubolari o Planté con elettrolita liquido, questi anche se cortocircuitati, scalderanno, ma non prenderanno mai fuoco.
Per i cavi e circuiti elettronici in generale, bisogna sempre fare molta attenzione, in quanto come hai detto possono prendere fuoco. Occorre sempre operare con la massima cautela e sicurezza. Chi ci segue in genere sa di cosa stiamo parlando, ma hai fatto bene a ricordarlo.
  
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PinoTux
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #497 - 13.04.14 at 19:08:48
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L'effetto della corrente continua nel corpo umano è anche quello di provocare l'elettrolisi del sangue con la conseguente formazione di emboli gassosi.
Quindi occhio...
A questo LINK un documento utile.
  
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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #498 - 13.04.14 at 22:06:58
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Si ma infatti non mi sognerei mai di lavorare con tensioni continue sopra i 48V, a 24 sto bene, penso che fino a 3000W 24V vadano bene, dai 6000W in su i 48V sono necessari a causa delle eccessive correnti.
Diciamo che con 24 e 48V in continua c'ho sempre lavorato, e non si sentono sulle mani, o cmq non hanno un grande effetto. Dagli 80-100V in su però, si iniziano a far sentire e come dice Pino si crea l'elettrolisi del sangue... non voglio nenanche pensarci Smiley Mi tengo stretti i miei 24V.
  
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scinty
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #499 - 13.04.14 at 23:00:29
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scusa pino tux stiamo andando ot però nel documento che tu alleghi si afferma che la corrente continua ha soglie di pericolosità più elevate infatti il sistema selv prevede 50 volt alternati o 120 continui cmq meglio non scoprire mai se è verò (la corrente è sempre pericolosa),per ora io ho sviluppato i miei sistemi fino a 420 vdc adottando le massime precauzioni di isolamento e procedura scoprendo efficienze e possibilità lontanamente immaginabili da sistemi a 24v
  
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PinoTux
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #500 - 13.04.14 at 23:19:15
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Mi sono permesso di postare quanto sopra perché si parlava dei pericoli di elettrocuzione e di incendio dei cavi, e visto che questo forum viene letto anche da persone che non sono propriamente del ramo ho voluto sensibilizzare sul pericolo più subdolo della corrente continua, che non sempre è conosciuto perché generalmente si parla di "scossa".
Ho lavorato per una vita in impianti in CC a 60V e, a parte le precauzioni per evitare danni da corto circuito, posso dire che in certe condizioni quando si è sudati e la resistenza della pelle diminuisce, i 60 volt si sentono anche bene, non come "scossa" ma come un "pizzichìo", ben diverso dalla scossa, fastidioso ma sopportabile.
  
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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #501 - 13.04.14 at 23:35:18
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CITAZIONE (scinty, 13/04/2014 23:19:15 ) Quote:
...scoprendo efficienze e possibilità lontanamente immaginabili da sistemi a 24v


Sicuramente, ma non puoi avere l'accumulo a quei voltaggi, quindi la notte? Devi comprare dalla rete... e addio vantaggi di efficienza...
In questo forum progettiamo e realizziamo soprattutto impianti offgrid, quindi sistemi ad isola dove è proprio l'accumulo a fare la differenza rispetto ai sistemi ongrid.

Kekko
  
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scinty
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #502 - 13.04.14 at 23:42:00
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infatti è stata la prima cosa che ho detto l'accumulo hvdc è una rogna perchè anche se compri le batterie tutte uguali anche della migliore marca non si equilibreranno mai la sera ma anche di giorno si va col dc dc 48vdc 400vdc perche devi considerare anc he le nuvole e il carico e con questo sistema pannelli batterie e enel vanno in simbiosi
  
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scinty
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #503 - 14.04.14 at 00:04:05
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che ne dite conviene aprire una nuova discussione in modo da presentare al meglio questo mio impianto? non avendo mai visto altri impianti simili credi susciterà un po di interesse?
  
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #504 - 14.04.14 at 01:05:45
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Sicuramente si! Apri una nuova discussione così ne possiamo parlare meglio.
  
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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #505 - 16.04.14 at 04:05:10
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Oggi ho integrato il soft-start e la retroazione! Funziona tutto a meraviglia! Per il momento sto inseguendo una sola semionda per la retroazione, domani dovrei riuscire ad inseguirle entrambe e a gestirle quindi in maniera separata. Poi partirà la gestione dello switch dei triac per il rifasamento dei condensatori.
Ahh, l'autoconsumo del big-inverter sarà di circa 1,8A a 24V... questo grazie al trasformatore a grani orientati e alla rete switchabile di condensatori.

Saluti Kekko
  
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nik5566
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #506 - 16.04.14 at 07:10:11
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #507 - 16.04.14 at 07:43:20
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per la tua tipologia di inverter io avrei messo un filtro lc prima del trasformatore a cui non piace il dv/dt che esce dal ponte. ho calcolato 0,6mH e 12uf, l'induttanza ovviamente deve tenere la correnta in gioco
  
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ElettroshockNow
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yottawatt

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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #508 - 16.04.14 at 07:59:09
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Ciao scinty , come mai hai scelto un taglio a 1,8Khz ?
  

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kekko.alchemi
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Re:Homemade Inverter "modulo DC/AC"
Reply #509 - 16.04.14 at 13:56:26
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Come induttanza utilizzo la L stessa del trasformatore, questo porta due grandi vantaggi, il primo è una riduzione delle perdite e il secondo è il minor ingombro. L'induttanza infatti, oltre a dover essere enorme (per reggere la corrente e non saturare), introduce delle perdite in quanto con elevate correnti (150A) anche 0,5V di caduta fanno 75W che se ne vanno. Poi c'è il discorso che il valore di induttanza cambia in base al grado di induzione magnetica che circola nel nucleo, più è elevata l'induzione, e più diminuisce l'induttanza. Questo comporta il fatto che il valore di induttanza non si può calcolare a vuoto, ma va misurato a 100A di corrente circolante. Succede però che ad ogni valore di induttanza/corrente deve corrispondere una capacità più o meno precisa di condensatori. Sbagliando la capacità si ha un autoconsumo più elevato o un taglio frequenza fatto male. Su queste constatazioni sono arrivato quindi alla conclusione che per ottenere bassi autoconsumi e basse perdite, bisogna avere una capacità variabile in base all'induttanza che cambia con il crescere della corrente. Così facendo è possibile inoltre utilizzare come L l'induttanza stessa del trasformatore, che nel mio caso è di 0,72 mH.
  
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