Oggi ho iniziato ad assemblare l'alimentatore switching (ricavato da schede di recupero). Questo alimentatore, in grado di fornire 100A a 24V, creerà un nodo a 24V sul mio impianto ad isola, dove l'energia verrà riversata dalla rete nel caso in cui le batterie scendano sotto una certa soglia, così da non lasciare mai al buio casa.
Sarebbe stato più efficiente mettere uno scambio dopo l'inverter sulla 220, ma per non avere "buchi" di tensione, avrei dovuto fasare le sinusoidi fra inverter e rete, ma avendo un inverter con un rendimento del 96%, questa soluzione mi permette di riversare tutte le fonti energetiche in un unico nodo in DC, senza dovermi preoccupare delle fasature, il tutto con una piccola perdita di efficienza. Ho inoltre poi il beneficio di tenere sempre le batterie sopra una certa soglia così da ostacolare la solfatazione.
Sotto una foto di come sta venendo l'alimentatore (modulabile) da 24V 100A, ho la trifase per questo vedete 3 ponti di diodi.
danye wrote on 12.04.16 at 17:32:38:
Bellissimo! Pensavo... sarebbe bello avere un nodo dc a 24V stile Kekko, dove con un ponte a diodi un mosfet in pwm ed un induttore si crea un alimentatore 220/24V che manda avanti i carichi quando le batterie sono scariche oltre una certa soglia preimpostata, naturalmente sempre in versione Easy!
mismaett wrote on 12.04.16 at 19:46:13:
danye wrote on 12.04.16 at 17:32:38:
Bellissimo! Pensavo... sarebbe bello avere un nodo dc a 24V stile Kekko
purtroppo devo dissentire con forza sui 24 volt, per 3 kw 100, 120 ampere sulle batterie sono un po' troppi.
meglio salire con la serie delle batterie, nel mio caso a 96 volt nominali; questo e' il mio pensiero.
giorgio
ElettroshockNow wrote on 12.04.16 at 21:09:34:
mismaett wrote on 12.04.16 at 19:46:13:
meglio salire con la serie delle batterie, nel mio caso a 96 volt nominali; questo e' il mio pensiero.
giorgio

e non il solo a pensarla così ...ne conosco un'altro ,
ma alla fine è un aggiornamento/miglioria dell'impianto esistente e rivoluzionare tutto non era vantaggioso economicamente.
Non sò che banco ha kekko ,mi sembrano OPZS da 800Ah quindi in teoria rientra nelle specifiche.
Funzionamento del nodo a 24V
Si sono d'accordo anch'io sull'alzare la tensione, ma non oltre i 48V, in quanto con le batterie oltre ad essere pericoloso si rischia negli anni di avere squilibri, bisognerebbe introdurre un BMS come per le litio... per questo io consiglio sempre di non oltrepassare i 48V, certo poi c'è da dire che questi sono consigli per impianti domestici classici, per noi "smanettoni", con tutte le attenzioni che diamo all'impianto possiamo fare ciò che vogliamo. Le correnti che uso io sono alte, ma se ben gestite non sono poi così paurose, e ciò mi consente di avere solamente 12 monoblocchi mostruosi a 2V, più facilmente manutenibili.
Io attualmente ho sotto un banco Opzs da 24V 1000Ah, quindi 100-150A li digeriscono tranquillamente. In attesa che muoiono, ho pronto un bel banco Planté sempre da 24V 1000Ah, ma finché sono vive mi sembra un peccato cambiarle

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Se più tardi faccio in tempo vi faccio vedere come lavora il nodo di notte, oggi le batterie non hanno finito il ciclo di carica, quindi il nodo preleva energia dalla rete in attesa di finire il ciclo domani, quando ad avvenuta carica la rete smetterà di fornire energia. Ovvviemente il tutto è dimensionato in modo che attualmente, la rete che alimenta il nodo, fornisce esattamente l'energia che preleva l'inverter senza andare a ricaricare le batterie.
A dopo Kekko