Grazie per i complimenti, ma è davvero una cosa semplice...
Analizziamo più nel dettaglio lo schematico e il PCB di questa centralina. Cominciamo con il descrivere la situazione che ho a casa e la versatilità di questa scheda.
Nella mia abitazione, avendo l'azienda agricola adiacente, ho la trifase+neutro dall'Enel e perciò l'impianto di casa ripartisce le 3 fasi ognuna su un piano (la casa è a 3 piani), e doverla alimentare con la monofase dell'Inverter del fotovoltaico risultava "complicato". Dentro casa non ho nessuna utenza che lavora con la trifase, come già detto ho una fase su ogni piano e perciò di fatto ho i 230V sfasati di 120° su ogni piano. Ma questa ultima cosa poco importa per i miei fini, così ho pensato che scollegando l'Enel e cortocircuitando le 3 fasi di ingresso di casa avrei potuto connettere l'Inverter direttamente sulle 3 fasi in corto (che diventano una sola fase) e sul neutro. Così facendo infatti non ci sono stati problemi di nessun tipo, quando poi ho bisogno di tornare all'Enel scollego totalmente l'Inverter riapro il corto delle 3 fasi su casa e riconnetto il tutto (3 fasi + neutro) all'Enel.
Per fare tutto ciò si necessita l'uso di 8 Relè, quelli che ho usato io sono relè da 250V 30A. Sicuramente la mia condizione è una condizione abbastanza rara e di solito tutto questo "impiccio" non è necessario, e bastano così solamente 4 Relè, in teoria ne basterebbero 2, ma con 4 abbiamo più sicurezze... poi vedremo il perchè.
In questo post affronteremo tutte e due i tipi di switch perchè ne sto già costruendo un altro monofase per un mio amico, dove non cambio assolutamente nulla, ma mi limito a montare 4 relè invce di 8 sulla basetta, lasciando firmware e circuteria invariati. Perciò per la monofase come anche per la trifase potere prendere per buono quello che descriverò di seguito.
Partiamo dallo schematico, molto semplice nel suo insieme, dove potete vedere un microcontrollore che è il cuore del sistema, in questo caso ho utilizzato un Atmega32 in SMD (che vuol dire in miniatura), qualche regolatore di tensione e un transistor NPN per ogni relè. Il circuito in questione è questo:

Le porte PB0 e PB1 del micro pilotano i due stadi di transitor che a loro volta pilotano i Relè. Quando PB0 è settata al livello logico 1 (escono cioè 5V dal pin del micro) e PB1 è settata a 0, l'Enel è commutata su casa e l'Inverter è escluso. Quando PB0 è settata a 0 e PB1 è settata a 1 l'Enel viene esclusa e viene commutato l'Inverter su casa.
Quando infine abbiamo tutte e due le porte settate su 0 avremo che casa è scollegata sia dall'Enel che dall'Inverter. Questa ultima fase è fondamentale per non rovinare il nostro inverter, in quanto rende possibile mettere una pausa di qualche secondo (2 - 3 sec sono sufficienti) tra una commutazione e l'altra. Vi spiego il perchè:
Può succedere che quando abbiamo commutato l'Enel su casa, stiamo alimentando la lavatrice più qualche lampadina a basso consumo e abbiamo perciò dei carichi induttivi sui cavi, se facessimo uno switch istantaneo sull'inverter succederebbe che la sinusoide generata dall'inverter si troverebbe sfasata rispetto a quella dell'Enel, e anche se quest'ultima risulta disconnessa i carichi induttivi (specialmente il motore asincrono della lavatrice) continuerebbe ad indurre una tensione sui cavi che potrebbe danneggiare il nostro inverter.
Riassunto in due righe, per evitare tutto ciò (guasti o blocchi di protezione), basta interporre una pausa di 2 - 3 secondi fra la commutazione fra Enel e Fotovoltaico e far smorzare così la tensione prodotta dai carichi induttivi.
Bene, a questo punto vi starete chiedendo come fa il microcontrollore a sapere che c'è corrente dall'inverter, ebbene ci riesce grazie ad una porta che viene settata ad 1 nel caso ci sia tensione dal lato dello stadio dell'Inverter. Un piccolo fotoaccoppiatore correlato da qualche resistenza e condensatore provvede a rilevare la presenza o no della 220V dell'inverter e a settare la porta del micro come corrisponde.
La parte del circuito in questione è questa qui: