kekko.alchemi il 24/9/2015, 16:06
Batterie Planté Tubolari
Salve a tutti, apro questa discussione per portare a conoscenza la costruzione di una batteria Planté Tubolare. Che cos'è? E' semplicemente l'originale, quella costruita da Gaston Planté in persona.

Si tratta di 2 lamiere di piombo, arrotolate a spirale, separate da un foglio di legno (questo avevano all'epoca). La funzione del legno, è quella di creare una membrana semipermeabile, che permette lo scambio ionico fra gli elettrodi, ma non lascia passare le polveri di piombo e la materia attiva.
E' incredibile come una volta, con i pochi mezzi che avevano a disposizione, riuscissero a far tanto. Spesso a noi oggi manca proprio questo, creatività e genialità, che non mancava di certo ai ricercatori di quel tempo, padri della scienza moderna.

Ma passiamo ai fatti, una replica moderna dei lavori dell'800, una batteria Planté Tubolare!

Per prima cosa dobbiamo procurarci dei barattoli di vetro tondi, fondamentali per vedere la nostre batterie dall'interno.




Tagliamo poi due lamiere di piombo con una altezza di qualche centimetro più basse del barattolo.


Ora dobbiamo costruire i coltelli che sorreggeranno il pacco batteria all'interno del barattolo. I coltelli sono fondamentali, per non far toccare gli elettrodi con le polveri che si formeranno sul fondo. Le plastiche più indicate sono PVC e PP, io ho usato dei listelli di PVC tagliati e modellati allo scopo.






Inseriamo poi i coltelli sul fondo del barattolo:




Ora la parte "più difficile" trovare delle sfoglie di legno. I legni non possono essere di qualsiasi tipo, devono essere di alberi non resinosi (non va bene l'abete ad esempio) e abbastanza duri, questo perché la maggior parte dei legni a contatto con l'acido solforico si spappola letteralmente. Servono legni duri, come l'acero, la quercia, il ciliegio, il faggio... I quali secondo gli antichi scritti resistono anche 5 anni immersi in acido solforico.
Per trovare queste sfoglie, potete rivolgervi ad un falegname, in genere li usano per rivestire legni meno nobili. Io avendo mio fratello liutaio, ho avuto la fortuna di usare il miglior legno, ovvero l'acero! Abbastanza morbido da piegare, e durissimo.




Ora tagliate i fogli di legno a misura con le lamiere, lasciando un po' di margine, sia in lunghezza che in altezza.




Ora sovrapponete lamiere e fogli di legno, come in foto. Vi consiglio di mettere due fogli di legno sovrapposti, per due motivi. Il primo è perché due fogli da 0,5mm, si piegano meglio di un unico foglio da 1mm, e poi perché sovrapponendo due fogli, si crea un gap di aria, che interrompe le porosità del legno, ostacolando quindi l'inquinamento dei pori da polveri di piombo.




Avvolgiamo ora finalmente la nostra batteria!! Avendo cura di legarla con del filo alla fine dell'avvolgimento.










Finito il nostro pacchetto, pieni di soddisfazione, inseriamolo nel nostro barattolo di vetro!!






Qui un dettaglio di accoppiamento, legno-piombo:


E FINALMENTE ECCOLA QUI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!






Ora non resta che mettergli un tappo, caricarla di elettrolita, e iniziare la formazione!! Se ne fate 6, avrete la comodità di avere 12V da utilizzare per mille applicazioni!


Un Saluto a tutti, buon Laboratory!!!!!!

alexamma il 24/9/2015, 21:21
Re: Batterie Planté Tubolari
.....ho sempre pensato tu fossi un alieno  ....adesso la conferma...

danye il 24/9/2015, 22:09
Re: Batterie Planté Tubolari
Semplicemente fantastico! Che capacità in ah potrebbe avere una batteria come questa?

kekko.alchemi il 25/9/2015, 12:58
Re: Batterie Planté Tubolari
Sono Planté aliene allora! 

La batteria in questione arriverà a 15 Ah circa!

Buon EA, Kekko!!

ElettroshockNow il 25/9/2015, 13:51
Re: Batterie Planté Tubolari
Bellissime con quel stile vintage che và di moda 

Ma quanti C di scarica possono arrivare ?
Sarebbe interessante realizzare una Plantè che possa sostituire per "sempre" la batteria dell'auto .
 

MARCO FOCUS il 25/9/2015, 14:10
Re: Batterie Planté Tubolari
Molto belle Kekko e apparentemente di facile realizzazione, e mi domando:quanto tempo ci vorrá per formarle?
Quale tensione bisogna usare, o forse quale amperaggio?
Quale concentrazione per l'acido?
Tu cosa consigli per chiudere poi il barattolo in modo tale che non fuoriescano le esalazioni gassose?
Insomma guidaci alla realizzazione fino alla fine 

MARCO FOCUS il 25/9/2015, 14:22
Re: Batterie Planté Tubolari
Per elettroshocknow
Per la batteria auto la vedo un pó dura, ne servirebbero 6 barattoli in serie, e poi 15 A.  basterebbe appena per accendere i fari. Peró magari per sostituire accumulatori, ad esempio su impianti di sicurezza come una videosorveglianza o circuiti di continuitá sostenuti da UPS dove spesso le batterie tradiscono senza preavviso magari sarebbe una batteria ideale.


electronic il 25/9/2015, 18:43
Re: Batterie Planté Tubolari
Grande Kekko!
Realizzazione illustrata passo passo.
Considerate  le dimensioni dei barattoli 15Ah non sono tanto poco, certo non sarà mai compatta come una batteria commerciale ma per uso stazionario può andare.
E se volessimo fare le cose più in grande? Io vorrei arrivare a 100Ah, ma credo che i fogli di legno non garantiscano una durata lunghissima....esiste qualcosa di più duraturo?
L'alternativa sarebbero dei distanziatori verticali in plastica, ma come dice l'esperto (Kekko) sarebbe difficile avvolgere il tutto...
Chi ha qualche idea si faccia avanti !


MARCO FOCUS il 25/9/2015, 22:41
Re: Batterie Planté Tubolari
Potresti provare a comporre il rotolo usando insieme alle strisce di piombo, una striscia flessibile tipo gomma da circa 5/6mm , finito il rotolo, prova a sfilare il tappetino di gomma e nello spazio omogeneo che rimane, prova ad infilare i tuoi listelli di plastica .... Dovrebbe funzionare 

ciccio105 il 26/9/2015, 15:56
Re: Batterie Planté Tubolari
la soluzione più facile è di dentellare il separatore del fondo in modo da ottenere un sepatore unito con un distanziatore ed eventualmente inserirne uno anche nella parte superiore .

electronic il 26/9/2015, 21:51
Re: Batterie Planté Tubolari
Bene!
L'idea di Marco Focus di usare una striscia di gomma e poi toglierla è interessante; anche il separatore "dentellato"  proposto da Ciccio105 è una buona idea, si potrebbero combinare entrambe. Bisogna verificare poi nella realtà se si riesce a fare facilmente. Per il momento mi manca sia il tempo che la materia prima (piombo) per sperimentare. Se qualcuno però volesse sperimentare e condividere sarebbe interessante...

iannez il 5/10/2015, 18:20
Re: Batterie Planté Tubolari
bel progetto complimenti come sempre!

Ciccio67 il 31/1/2016, 12:34
Re: Batterie Planté Tubolari
non c'è niente . Kekko è un mostro!
deduco che  la formazione sarà uguale alle plantè classiche no !?

Ciccio67 il 31/1/2016, 12:38
Re: Batterie Planté Tubolari
ciccio 105 la tua soluzione da sola forse non basta , mettere dei  separatori credo sia utile per evitare che rigonfiamenti o piegamenti anomali delle piastre causino dei corti.

bodo81 il 27/2/2016, 13:28
Re: Batterie Planté Tubolari
a 15Ah si arriva con la formattazione carica/scarica o con il trattamento acido nitrico? 

felipe il 4/3/2016, 10:30
Re: Batterie Planté Tubolari
Salve a tutti, sono nuovo del forum, ma è parecchio che vi seguo da ospite
Devo dirvi 2 cose:

1) Complimenti; INFINITI complimenti per le cose che aveto sperimentato/condiviso/testato/prodotto. Sono rimasto allibito dal mix di manualità, inventiva e competenza ( e acutissima testardaggine ;))  con le quali avete riportato alla vita questa tecnologia. Complimenti in particolare a kekko, ma anche a tutti coloro che lo stimolano con continui input.

2) Vi venisse un bene.... :
Mi avete attaccato la Planteite acuta e adesso, finchè non mi sarò fatto la mia Plantè homemade non riuscirò più a dormire...
Ho letto tuuuutte le discussioni riguardanti  le Plantè ( costruzione, DPI, formazione etc etc) e sarei pronto a farmi la mia plantè ma....
In elettronica sono zero virgola zero riporto zero.
Mi potreste suggerire un formatore Plante commerciale o qualcosa di simile ( magari costruito da qualche buonanima vostra  che pagherei ovviamente ) per cominciare a formare le mie plantè?
I link della discussione " costruiamo una Plantè" dove si diceva come costruirli non funzionano, ma se anche funzionassero non saprei dove mettere le mani.
Magari con una guida passo passo...

Help pls, avete degli obblighi morali in quanto portatori insani di planteite...

bodo81 il 4/3/2016, 18:29
Re: Batterie Planté Tubolari
se Elettro ci da una mano si potrebbe fare il " formatore Plante" con il arduino

felipe il 4/3/2016, 23:45
Re: Batterie Planté Tubolari
Io mi metto volentieri a disposizione per acquisatre componenti per saldare, collegare ( non programmare, , ma in caso di necessità ci provo) però mi serve una guida...

ElettroshockNow il 5/3/2016, 11:36
Re: Batterie Planté Tubolari
bodo81 :
se Elettro ci da una mano si potrebbe fare il " formatore Plante" con il arduino


...grazie della considerazione ,ma non conosco le linee guida per formare una Plantè.

Circa due anni fà abbiamo realizzato un progetto molto interessante che analizzava e testava le varie fasi di formazione delle Plantè .
LINK

Il progetto completo di Batteria dimostrativa Plantè e hardware è stato gratuitamente offerto alla Facoltà di chimica della Sapienza.


Cmq è da ritenersi solo uno strumento di laboratorio con prestazioni allo scopo.

Se la formazione richiede solo carica e scarica senza inversione di Polarità,si potrebbe aggiungere la funzione al progetto ArduLab (lo trovi nella sezione elettricità ) che entro il mese dovrebbe terminare ...

Dovrebbe perché sono indaffarato con un esame .

Cmq a fine mese ricomincio a condividere attivamente al forum e se mi descrivere le linee guida per la formazione le inserisco nell'ArduLab .

Ciao e buon EA Lab a tutti
Elettro

bodo81 il 5/3/2016, 11:58
Re: Batterie Planté Tubolari
si Elettro conosco bene il progetto con il sw di Boooo....
cmq dovrebbe essere solo carica/scarica perché con le inversioni si va incontro a altri problemi
carica fino a V da impostare, scarica fino a V da impostare con monitoraggio voltaggio, amperaggio, tempo etc
se Kekko passa da qui magari ci spiega meglio  ;)

felipe il 5/3/2016, 15:58
Re: Batterie Planté Tubolari
Nel suo primo post kekko spiegava come costruirlo:

"per non stare sempre lì a controllare la tensione della cella e attaccare carichi per scaricarla e fare i cicli, ho costruito un piccolo circuito con un processore che lavora per me! tongue.gif Il circuito è costituito dal mitico ATmega32, che con un ADC monitorizza la tensione della cella fino alla seconda cifra dopo la virgola (es: 2,35 V) e in base a questa decide se caricare, mandare in sovraccarica con elettrolisi o attaccare un carico e scaricare la cella. Il processore inoltre mi calcola il tempo con cui la cella si scarica, e in base al carico applicato e quindi ai mA erogati in un certo tempo mi dice la capacità in Ah salvandomi tutti i cicli che fa. Così mi ritrovo il giorno dopo tutta la tabella con la capacità della cella che aumenta di ciclo in ciclio.

I passaggi che segue sono più o meno questi:
- Carica la cella fino a 2,58 V con circa 200 mA
- Mantieni per 2 ore in sovraccarica (formazione di ossido di piombo)
- Interrompere la carica
- Attaccare un carico di 100 mA
- Contare ore e minuti fino a quando la tensione scende a 0.5 V
- Continuare a scaricare fino a 0 V.
- Tenere il carico attaccato per 1 ora per avere una scarica completa e profonda
- Iniziare un nuovo ciclo di ricarica "

L'unica cosa magari se fosse possibili variare i carichi da attaccare in modo da adeguarsi alle dimensioni della cella.

Certo che se kekko facesse un salto da queste parti tutto sarebbe + semplice... 

ElettroshockNow il 9/3/2016, 23:57
Re: Batterie Planté Tubolari
bodo81 :
si Elettro conosco bene il progetto con il sw di Boooo....
cmq dovrebbe essere solo carica/scarica perché con le inversioni si va incontro a altri problemi
carica fino a V da impostare, scarica fino a V da impostare con monitoraggio voltaggio, amperaggio, tempo etc
se Kekko passa da qui magari ci spiega meglio  ;)


Mi son divertito in quel periodo ,bei progetti e altamente costruttivi per tutti.
Peccato che si sia perso il rispetto ,altrimenti stava nascendo una bella squadra .

Vabbè ....chiusa una porta ,si apre un portone (per ora socchiuso ,ma il tempo lo spalanchera' ) .

Kekko sicuramente ci può dare ottimi consigli e secondo me possiamo facilmente implementare le direttive in Ardulab.

Ancora qualche settimana di pazienza e mi metto sotto insieme a Ufostufo per completare il menù..che scherzando e ridendo è dinnotevole dimensioni.

Avevamo preso in considerazione una gestione più elegante per realizzarlo grazie all'aiuto di un'altro grande utente del forum ,ma pensandoci bene è meglio lasciarlo di facile comprensione dando la possibilità a chiunque di poterlo modificare a piacimento...

Per ora un saluto affettuoso .
Elettro

bodo81 il 10/3/2016, 0:43
Re: Batterie Planté Tubolari
.....forse meglio cosi alla fine  ;)

siete già arrivati a un buon punto con il Ardulab e sono sicuro e verrà una bel "aggeggio"

in bocca al lupo per il esame!

kekko.alchemi il 15/3/2016, 3:06
Re: Batterie Planté Tubolari
felipe :
Nel suo primo post kekko spiegava come costruirlo:

"per non stare sempre lì a controllare la tensione della cella e attaccare carichi per scaricarla e fare i cicli, ho costruito un piccolo circuito con un processore che lavora per me! tongue.gif Il circuito è costituito dal mitico ATmega32, che con un ADC monitorizza la tensione della cella fino alla seconda cifra dopo la virgola (es: 2,35 V) e in base a questa decide se caricare, mandare in sovraccarica con elettrolisi o attaccare un carico e scaricare la cella. Il processore inoltre mi calcola il tempo con cui la cella si scarica, e in base al carico applicato e quindi ai mA erogati in un certo tempo mi dice la capacità in Ah salvandomi tutti i cicli che fa. Così mi ritrovo il giorno dopo tutta la tabella con la capacità della cella che aumenta di ciclo in ciclio.

I passaggi che segue sono più o meno questi:
- Carica la cella fino a 2,58 V con circa 200 mA
- Mantieni per 2 ore in sovraccarica (formazione di ossido di piombo)
- Interrompere la carica
- Attaccare un carico di 100 mA
- Contare ore e minuti fino a quando la tensione scende a 0.5 V
- Continuare a scaricare fino a 0 V.
- Tenere il carico attaccato per 1 ora per avere una scarica completa e profonda
- Iniziare un nuovo ciclo di ricarica "

L'unica cosa magari se fosse possibili variare i carichi da attaccare in modo da adeguarsi alle dimensioni della cella.

Certo che se kekko facesse un salto da queste parti tutto sarebbe + semplice... 



Eccomi eccomi!! 
Pian piano tornerò fra voi, sono molto indaffarato con il lavoro, confermo quanto scritto sopra, e aggiungo che un bel circuitino con arduino risolverà ogni problema.

Un Saluto a tutti Kekko!



TOP100-SOLAR Galleria Immagini EnergiAlternativa