Per bulover55

Dato che avevo un trasformatore da 24+24 volt da 700 w
oggi mi sono dedicato  a fare questa prova.
Ho alimentato il secondo mulo gemello a una tensione di 33 volt,e collegando la schedina in parallelo alla sinusoidale con le dovute accoppiamento e ecco il risultato.
Primo la tensione in uscita non saliva oltre i 230 volt se andavo altre era distorta,per cui noi buona.
Con un carico da 200 w il segnale e questo

E con un carico di 800 w il segnale e questo ,e tensione in uscita 180 volt.
Con questi dati ti puoi fare i conti per bene per ottenere un ottimo segnale in uscita e aver piu' potenza.
Il gioco sta nel trasformatore bisogna dimensionare il  numero di spire sul primario.
Per fare un test buono ci vorrebbe un bel trasformatore con questi dati ;= Primario 16 +16 oppure 18+18 secondario 230 volt secondo me.
Domani se ho tempo vorrei provare con quello da 12+12 e alimentazione 24 v ,vediamo che cosa viene fuori.

Ciao Bridge

e grazie per la bella spiegazione che mi ha fatto,e in effetti e come dici,non fa una piega.
Purtroppo per come vedi sto lottando con mani e piedi per avere un ottimo risultato in merito a questa avventura,che pero più vado avanti e più mi faccio convito che' per avere una buona sinusoidale in uscita bisogna lavorare sulla metà di tensione di alimentazione.
E questo come ben sai comporta un sacco di prego di energia inutile sulle alette di raffreddamento,in parole poveri se fai lavorare i mosfet in saturazione hai più potenza in uscita e meno sfrego di energia,pero alla fine ti trovi sempre un segnale tosato in cima e il risultato e quasi una onda quadra.
Se invece facciamo lavorare il mosfet con solo picchi che vanno a percuotere l'avvolgimento del trasformatore pilotato a metta potenza rispetto all'alimentazione e in più si fa una aggiunta con una frequenza da 50 khz si riesce ad avere una buona sinusoidale in uscita.Pero abbiamo sfrego di energia,che si va a scaricare sulle alette,e questo io lo volevo evitare.
Adesso mi domando dove sto sbagliando

Ahhh...se è come dici tu ..utilizzando un trasformatore a 12 volt e riducendo il voltaggio partendo da 24 volt potremmo trovare l'equilibrio giusto...nei primi test che ho fatto con l'inverter sono arrivato ad alimentarlo fino a 33 volt e sono sceso gradualmente fino a 18 volt e la forma d'onda rimaneva la stessa fino poi a spegnersi l'oscillazione ...
bulover55

Questa e la grafica che avviene con l'aggiunta  scheda supplementare.Da premettere che aggiungendo solo la schedina senza cambiare niente nel mulo ,abbiamo lo stesso un miglioramento del segnale ,la semionda in uscita migliora e scompare quel discorso del scalino.Per cui un risultato migliore l’abbiamo fatto

cavallino wrote on 24.09.16 at 15:28:57:

No, i due Mos a sinistra, quelli pilotati in AF vengono attivati "alternativamente" secondo una sequenza particolare.-
Lo schema giusto e quello sotto riportato.-

Mi sembra di ricordare che il tuo inverter abbia la configurazione Push-Pull e non a ponte.-
Quel tipo di configurazione è quella da me adottata sin dal 1990/93 ed ha i suoi pro e contro, come ben sai.-
Vedo che sei particolarmente sensibile alla forma d'onda in OUT e certamente il P/P classico non si distingue in questo.-
Intervenire sulla modalità di pilotaggio ha conseguenze riduttive in ogni campo, come ti ho accennato nel mio messaggio precedente.-
Nel controfase se vuoi avere un'OUT sinusoidale è necessario inserire un buon filtro in OUT tipo LCL con il prelievo della tensione di errore a valle dello stesso in modo da compensare le eventuali perdite e ritardi, oppure modificare il pilotaggio in modo da alimentare il centrale del trafo in PWM con andamento sinusoidale mantenendo contemporaneamente le estremità dell'avvolgimento a 50 periodi.-
Intervenire sul pilotaggio dei Gate ha come conseguenza il transito dei Mos ((per un tempo più o meno lungo prima di arrivare alla saturazione)) attraverso la zona lineare della caratteristica di trasferimento, ...e questo è da evitare assolutamente.-

cavallino wrote on 26.09.16 at 17:42:06:

La risposta al tuo quesito, in forma un pò velata la trovi qui:
http://www.energialternativa.org/cgi-bin/yabb2/YaBB.pl?num=1404039595/499#499
ed anche qui:
http://www.energialternativa.org/cgi-bin/yabb2/YaBB.pl?num=1404039595/506#506

Dovresti trovare delle prove fatte frettolosamente qualche tempo fà qui in giro per il forum condite anche di qualche foto proprio sulla "costruzione sinusoidale" della forma d'onda di un'inverter con stadio finale in Push/Pull.-


cavallino wrote on 24.09.16 at 19:28:30:

Questo è "il problema". Non puoi polarizzare anche parzialmente i MOS.- Facendo così imponi il transito, più o meno duraturo, nella zona lineare prima di farli entrare in saturazione (tratto orizzontale della tua foto).- Questo provoca un dispendio di energia, calore ed .....molto altro.-
Se non vuoi abbandonare il controfase cerca, come detto sopra, mi sembra di averlo postato in HomeMadeInverter.-

Se i test con la cinesina non ti hanno soddisfatto prova a realizzare questo:
http://www.energialternativa.org/cgi-bin/yabb2/YaBB.pl?num=1467903532
Tu ne hai la possibilità ed anche possiedi l'oscillografo il quale in questo caso è indispensabile.-

Altra nota che rilevo anche in altri autocostruttori:
-Perchè insistere sul parallelo ((e non la serie)) di batterie e conseguentemente di moduli FV per mantenere bassa la tensione di alimentazione (12-24 o 48Vdc) richiedendo correnti "abnormi" a discapito del rendimento, efficienza e di seguito calore, inciampi vari ed insicurezza nell'impiego, trascurando altre problematiche tipo sezione cavi, ecc.-
Comprendo che il mercato non è prodigo di inverter con tensioni più elevate per tanti motivi, ma per chi come te può seguire agevolmente strade diverse, ....perchè precluderle a priori, perchè non voltare pagina??.-

Questo è il mio pensiero.-