Salve a tutti, voglio descrivervi questo bell'esperimento di idroponica che ho fatto, mirato a far radicare talee di vite per una coltura sperimentale che ora vi descriverò.
Ma partiamo dall'inizio...
L'estate di tre anni fa, ad Agosto, mi trovavo in vacanza nelle meravigliose Alpi del Trentino, e mentre passeggiavo in fitti boschi di abete, mi imnbattei in una rarità davvero singolare. Su un albero di abete, vecchio di circa 100 anni, c'era una lunga vite arrampicata su di esso, nel bel mezzo di un bosco a migliai di metri di altitudine. Incuriosito da quanto vidi insieme a mio padre cercai di individuare che tipo vite fosse, ma non ci fu nulla da fare, era un esemplare di vite, almeno per noi sconosciuta. Così un po' per curiosità e un po' perchè mio padre possiede un azienda vitivinicola, decisi di provare a riprodurla. Sicuro del fat
to che era la stagione più sbagliata per prelevarne delle talee, ma sicuo anche del fatto che non mi sarei arreso, decidetti di prelevarne comunque delle talle, prestando molta attenzione a prendere solamente rami del II° e III° anno con sole gemme dormienti (vedremo poi cosa sono).
Le incartai arrotolandole in un giornale bagnato, le chiusi in un barattolo con un po' d'acqua sul fondo e le conservai in frigo a 4-5 °C per il resto della vacanza.
Intorno al 20 di Agosto tornato a casa con le talee nello zaino, mi convinsi che non potevo lasciarle seccare e dovevo per forza di cose riuscire nell'impresa di riprodurre una vite coltivata chissà quanti secoli fa in un posto che ora non esiste più, a migliaia di metri di altitudine.
Vi descriverò quindi in modo dettagliato come dovreste procedere per far radicare le vostre talee in un perido completamente sbagliato e in condizioni estreme come quelle che ho dovuto affrontare io con la mia vite.
Per poter riuscire nell'esperimento sarete costret
ti a ricorrere ad una radicazione forzata con ormoni in ambiente idroponico. Tranquilli è abbastanza semplice e non è niente di tropp complicato, l'importante è essere scrupolosi in ogni dettaglio.
La prima cosa che dovete fare è tagliare dalla vostra pianta (nel mio caso una vite) delle porzioni di ramo che abbiano 2 o 3 anni di età. Quelli del primo anno, e cioè quelli attuali, non vanno bene in quanto sono troppo teneri, vegetalmente molto attivi e quasi privi di corteccia e gemme dormienti. Potete quindi riconoscere i rami di 2 o 3 anni perchè hanno in genere una corteccia più spessa e più scura dei nuovi rami pieni di vegetazione. Dovete però cercarli lontani dalla punta della pianta, perchè avete bisogno delle gemme dormienti, cosa sono? Sono delle gemme sotto-corteccia che non sono germogliate, che o germoglieranno il prossimo anno o più probabilmente non germoglieranno mai, a meno che, non le stuzzicate un po'!
Il ramo ideale per la vostra talea si presenta più o meno così:
Un altra cosa importante che vi consiglio, è di prelevare talee che abbiano almeno una diramazione (nodo da cui partono due rami) nella parte inferiore dove vorremmo far spuntare le nostre radici. E' importante questo, perchè le radici cresceranno prevalentemente proprio in prossimità di questa diramazione.
Ora il prossimo passo sarà quello di procurarvi presso un vivaio degli ormoni radicanti come il mitico Transplantone o un suo equivalente.
Ora prendete un bicchiere di vetro o un fondo di bottiglia VERDE, è importante che sia di questo colore perchè questo colore, come per le bottiglie di vino, filtra i raggi UV che altrimenti copliranno la parte che deve radicare delle talee non favorendole ad emettere radici. Non è un caso infatti de le foglie sono verdi, trattengono ottimamente gli UV. Se non avete un barattolo di vetro verde, potete ovviare con un barattolo trasparente oscurato con della carta stagnola, ma vi perderete il fantastico spettacolo nel vedere le radici spuntare e crescere.
Detto questo siete pronti ad affrontare il vostro primo esperimento di idroponica, che non altro che una tecnica di coltivazione senza terreno, con le piante immerse in una soluzione acquosa di fertilizzanti, ormoni e un substrato di varia natura. Di tutto questo, quello che utilizzeremo per le nostre talee sono soltanto acqua e ormoni, in quanto il nostro scopo è solamente farle
radicare per poi trasferirle in piena terra, dove una vite è sicuramente più a suo agio.
Prima di procedere con il prossimo passo, vi annoio ancora un po' con le motivazioni di questa scelta.
In genere le talee sono fatte prendendo un rametto di una pianta interrandola direttamente in un vaso, facendo emettere le radici direttamente nella terra. Questa soluzione è la più semplice ma anche quella che presenta meno possibilità di riuscita, specie se le vostre talee sono state prelevate ad Agosto, in piena attività vegetativa. Per questo abbiamo optato per la radicazione idroponica, in quanto le talee stando immerse in acqua possono permettersi un ottimo apporto linfatico in tutte le loro periferie. Se stavano in terra, la quantità d'acqua a loro disposizione sarebbe stata troppo bassa, e molto difficilmente nelle nostre condizioni avrebbero attecchito.
Quindi chiariti i motivi della scelta, prendete un'abbondante punta di coltello di Transplantone e sciogletela in circa 200 ml di acqua, ora mette
le talee nel radicante e conservatele in casa in un luogo mite, dove non faccia ne caldo ne freddo, o dove arrivi una buona radiazione solare. In genere il posto migliore è vicino ad una finestra che aprite raramente.
E' importantissimo <b>non cambiare mai l'acqua</b> nel bicchiere, rabboccate solamente quella che evapora, ma non cambiatela mai! Il transplantone oltre che a stimolare la radicazione evita anche il marciume dell'acqua, quindi state tranquilli, anche se vedete melmette o filature varie, non la cambiate, ma rabboccatela solamente. Questo perchè in quell'acqua le vostre talee inizieranno a versare, tramite il taglio inferiore, la linfa che si dissolverà nell'acqua e verrà riutilizzata dalla talea stessa tramite il suo apparato ascendente e discendente. Se cambiate l'acqua quindi toglierete la vitale linfa alla talea, procurandone
la morte.
Attendete quindi circa 2 mesi, avendo cura di non far calare mai il livello dell'acqua. Dopo qualche settimana vedrete già le gemme dormienti risvegliarsi ed emettere i primi germogli.
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Attendendo con molta pazienza circa due mesi, le gemme continueranno a crescere emettendo le prime vere e proprie foglie, ora la talea è nel punto critico, o muore o mette radici per soddisfare la forte richiesta di nutrimento che i germogli richiedono. Se avete fatto tutto correttamente nel 70% dei casi le vostre talee inizieranno a
tirar fuori, con immensa soddisfazione, le prime radici! Presentandosi come in foto qui sotto:
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Belle vero? <img src="
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Ora arrivati a questo punto, quando le radici arrivano a 3-4 cm di lunghezza siete pronti a trasferire le
talee in piena terra. Anche questa operazione è un po' critica, e questo perchè le esili radici cresciute in acqua sono molto fragili, e basta poco per romperle. Per questo non dovete assolutamente pressare la terra nel vaso, correreste il rischio di spezzare le radici dopo la tanta attesa...
Per far aderire in modo perfetto la terra alla talea e alle radici, ci faremo quindi aiutare dall'acqua. Prendiamo un vaso e mettiamo un po' di terriccio sul fondo, su questo appoggiamo la talea e con molta delicatezza versiamo la terra intorno alla talea SENZA pressarla.
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Arrivati alla cima del vaso, aggiungiamo acqua in abbondanza, fin quando non la vedrete uscire dal fondo, a questo punto la terra nel vaso sarà calata di parecchio. Aggiungetene atra e ripetete l'operazione con l'acqua, finché la terra si stabilizzerà ad una buona altezza.
Conserva
te il vostro vasetto con la talea nello stesso posto (è importante per il suo adattamento) in cui la talea è stata fino ad ora. Mettete un sottovaso al vasetto, in modo che vi resti sempre un po' d'acqua che verrà succhiata per capillarità dalla terra e quindi dalle nuove radichette. Per evitare marciumi e incrementare la crescita delle radici, potete innaffiare il vasetto con una piccola percentuale di radicante disciolto in acqua.
La talea è pronta a diventare una vera pianta bella, rigogliosa e robusta come la mamma! <img src="
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Non siete curiosi di sapere come è diventata a distanza di tempo la talea?? E' diventata una pianta molto forte, ha delle cara
tteristiche uniche, resiste alle malattie meglio di tutte le altre viti (selezione naturale) non soffre la siccità, è resistente al gelo (era in alta montagna) e soprattutto è di una varietà di uva rossa che oggi non esiste più!
Ne sto replicando diverse decine di piante, per farne un piccolo vigneto sperimentale e vedere che tipo di vino ne venga fuori! E' proprio una bella soddisfazione esserci riuscito!
PS: Domani vi metto le foto della talea da grande! <img src="
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Un saluto a tutti, Kekko.