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Normal Topic Inversione di carica, possibile ? (Read 40720 times)
ElettroshockNow
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yottawatt

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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #60 - 04.04.13 at 18:38:00
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Cerco di seguirti rileggendo le tue formule e i commenti ,ma aimè hai oltrepassato la mia possibilità di capire ........,ho delle lacune in chimica che prima o poi dovrò colmare ........
Per ora mi affido completamente a ciò che dici e che ritengo veritiere ,quindi lezioni da archiviare nella mia rete neurale.

Grazie
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kekko.alchemi
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #61 - 04.04.13 at 20:43:00
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CITAZIONE (qqcreafis @ 4/4/2013, 00:24) Quote:
In effetti nelle Plantè c'è molto elettrolita e "poco"materiale attivo, quindi una bassa variazione di densità

E non solo, anche la densità stessa dell'acido è molto più bassa, e questo favorisce la resistenza alla corrosione delle piastre positive negli anni!

Kekko
  
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qqcreafis
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #62 - 05.04.13 at 12:43:00
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i motivi della "alta densità" dell'acido nelle comuni batterie deriva dal fato che i separatori fanno resistenza interna e quindi l'elettrolita deve condurre molto, poi un'elevata quantità di materiale attivo rispetto al volume dell'elettrolita necessita di riserva di acido.

Forse basterebbe utilizzare un contenitore più grande con la stessa quantità di acido (o di più) ma con densità minore, distanziare le piastre ed eliminare i separatori, In questo modo si dovrebbe aumentare la profondità di scarica e diminuire la corrossione. La batteria sarebbe più grande ma per uso stazionario dovrebbe essere uguale.

alternativa potrebbe essere quella di mantenere una riserva di ioni SO4-- proveniente da un qualche sale ed aggiungere il minimo di H2SO4

  
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kekko.alchemi
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #63 - 05.04.13 at 17:45:00
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Sono perfettamente d`accordo! Si potrebbe però ridurre cmq la densità dell`acido in una battera da avviamento usata come stazionaria, in quanto visto che non la si scarica mai più del 30% per non rovinarla, la densità potrebbe cmq restare idonea... sarebbe da fare qaulche test con il densimetro.

Kekko
  
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qqcreafis
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #64 - 05.04.13 at 19:04:00
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inoltre la si scarica a bassa corrente quindi non è strettamente necessaria una elevata conducibilità.
  
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qqcreafis
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #65 - 05.04.13 at 19:29:00
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comunque leggendo in giro e cercando di capire la ragione dei vari metodi posso ipotizzare che il trucco per recuperare batterie sofatate sia quello di utilizare acido a bassa concentrazione (ma non pura acqua distillata troppo rischioso, anche se, se la batteria si carica un pochino l'acido si forma subito) .Occorre anche controllare la densità durante la procedura, se si alza troppo è necessario diluire subito cella per cella fino alla concentrazione fissata.Se in una cella c'è acqua distillata o quasi la concentrazione va aumentata.

In questo modo si forza la desolfatazione. Ovviamente la batteria deve essere solo solfatata e non avere altri danni

La concentrazione di desolfatazione va determinata sperimentalmente, potrebbe essere vicina al minimo valore di funzionamento, forse meno .

In parole povere, se la concentrazione è bassa si favorisce la desolfatazione ma aumenta la probabilità di corti, se la concentrazione è alta la desolfatazione rallenta probabilmente fino ad annullarsi ma fortunatamente la probabilità di sviluppare corti si annulla.
  
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kekko.alchemi
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #66 - 05.04.13 at 20:28:00
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Su questo punto non lo so qqcreafis, considera che la solubilità del solfato di piombo è già bassissima di suo in acqua distillata 0,044 g/l praticamente nulla, e credo che la differenza di solubilità del PbSO4 fra un acido a 1,27 e uno a 1,22 sia comunque irrisoria, anche se sicuramente c'è. Per me il trucco sta nel tenere alta la tensione a fine carica, cosa che però potrebbe distruggere gli elettrodi per questo si ricorre ai desolfatatori, anche se su questi ultimi ho però i miei dubbi.

Kekko
  
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qqcreafis
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #67 - 05.04.13 at 21:29:00
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condivido tutto, tuttavia bassa non significa nulla ...


4mg a cella (1/10L) quindi una carica elettrica Mmolare Pb=207grammi


4*10^-3g/207g/mol =0,019*10^-3mol


quindi un numero di ioni =Navogadro*0,019*10^-3mol=6,022*0,019*10^23*10^-3=0,12*10^20

ogni ione porta la carica di due elettroni 2*e=2*1,6*10^-19Coulomb

Carica=0,12*10^20* 2*1,6*10^-19Coulomb=0,372*10^1Coulomb=3,70Coulomb

quindi una corrente da 3,7A impiega 1 secondo (sempre ammesso che rapidamente si ristabilisca la soluzione satura di PbSO4) a far depositare 4mg di piombo quindi in 1 ora si depositano 15 grammi di piombo circa

sranno sufficienti a fare un corto?? o a inquinare i separatori?

Il problema secondo mè è non tanto la concentrazione tra 1,1 e 1,3 ma quanto tra acqua quasi distillata e appena acidula , poi dopo la solubilità (già bassa, cala in modo significativo)

bisognerebbe andare a rivedere gli equilibrii di solubilità
  
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #68 - 05.04.13 at 22:31:00
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Sono d'accordo con te, ma la differenza di solubilità del PbSO4 fra un elettrolita di H2SO4 a 1,1 g/cm3 e uno a 1,27 g/cm3 rischia di essere molto simile. C'è però da dire che se pur minima c'è, e questo potrebbe in parte fare la differenza come infatti dici nell'ultimo punto. Se parliamo di acqua appena acidulata sicuramente la differenza sarà più sostanziale, ma in questo caso i dannosi baffi di piombo si formeranno sicuramente, per questo penso non bisogni scendere troppo con la densità. Secondo me un buon compromesso potrebbe essere un acido a 1,22 - 1,23 e una tensione di ricarica a 2,5 - 2,6V per cella prolungata per diverse ore. In fondo se stiamo invertendo la polarità abbiamo le nuove positive praticamente sane e perciò una carica in elettrolisi per un po' di ore (24?) non credo danneggino nulla, ma anzi potrebbero creare una buona formazione.

Kekko
  
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #69 - 05.04.13 at 23:52:00
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CITAZIONE Quote:
ma la differenza di solubilità del PbSO4 fra un elettrolita di H2SO4 a 1,1 g/cm3 e uno a 1,27 g/cm3 rischia di essere molto simile

si penso anche io

La questione critica è la solubilità del sofato nei pressi del cristallo e quello che succede nella zona microscopica non si sa, almeno io non lo so.

Se il grano è grosso ha poca sup rispetto alla massa e si scioglie più lentamente , probabilmente conduce poco , se fosse un semiconduttore di tipo N la piastra potrebbe esssere tutto di solfato


Penso che la cosa più importante sia come il cristallo si interfaccia con l'elettrolita, se ci sono meno SO4-- (per densità acido tensione più bassa????? o altro) è più probabile che che lo ione Pb++ venga circondato da H2O e si stacchi almeno leggermente dal cristallo per partecipare alla reazione (sempre che conduca)


Comunque mando la "Macchina delle Meraviglie" che serve a tenere la percentuale di acido costante ed eventualmente differente in carica e scarica (potrebbe avere senso per un enorme elemento stazionario)

Forumea/us/img594/5086/macchinadellemeraviglie.png

Viene mostrata la fase di carica in cui l'acido viene costantemente diluito, nella fase di scarica al contrario l'acido concentrato viene costantemente fornito.

E' ovviamente solo uno schema di principio.

  
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qqcreafis
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #70 - 06.04.13 at 00:07:00
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Un suggerimento pratico (da verificare sul campo) è quella di controllare la concentrazione di acido una volta che la batteria da sacrificare sia stata scaricata completamente e cortocircuitata per alcune ore , se la densità risulta inferiore ad 1g/cm3 (è solo un valore plausibile!) aggiungere acido all'elemento, poi caricare con polarità invertita, questo potrebbe aiutare ad impedire i corti che si potrebbero formare nelle prime fasi di carica.

Poi si potrebbe continuare la carica tenedo sempre sotto osservazione la densità ed eventualmente con una strategia a densità costante
  
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #71 - 06.04.13 at 13:25:00
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Ciao a voi tutti di questo meraviglioso forum con i vostri suggerimenti ho provato a costruire una batteria usando solo gli elementi negativi (di 2 batterie che i positivi erano polpetta).A tutti gli elementi ho messo i separatori perche penso che i corti cosi stanno alla larga.Subito ho pensato x un 12 volt ma poi ho cambiato idea anche perche ho una batteria da 180 ah con un el in corto cosi ho pensato perche non fare una batteria da 2 v,ed è quello che ho fatto , esta andando alla grande .
Immagine Allegata: PIC130404000
<table class=fancyborder align=center style=width:auto cellpadding=4 cellspacing=0><tr><td></table><p></p>
  
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #72 - 06.04.13 at 15:13:00
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Bel lavoro rompig! Ma credo sia fondamentale che tolga la plastica degli scomparti!! Se non vuoi toglierla del tutto per impartire un po' di resistenza al contenitore toglila almeno nella parte inferiore, lasciando una striscetta di qualche centimetro sulla sommità. Questo perchè è importante che l'elettrolita sia in comune con tutte le piastre visto che si tratta di un solo elemento. Se non fai così nel tempo uno scomparto potrebbe avere meno densità di acido di un altro, caricando più corrente sugli altri e creando quindi degli squilibri.
Altra cosa (non per critica) le saldature dovresti farle meglio, ti conviene prendere una lamiera di piombo (quelle per edilizia) e fare i ponti con quella. Non so di cosa sia quel filo, se non è di piombo con i vapori di acido solforico ti durerà qualche settimana, se è di piombo un po' di più ma è cmq troppo piccolo.

Ottimo lavoro per il resto!! Facci sapere come procede la formazione!
  
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rompig
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #73 - 06.04.13 at 20:21:00
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Grazie del complimento Kekko ,la plastica l'avevo tagliata un paio di cm sotto ai buchi che fanno da passante x gli elementi .il filo è quello x saldature al3%di argento ,purtroppo non avevo altro sottomano e come primo tentativo mi sono accontentato.pensa ho già recuperato i - di altre 3 batterie , per farne un'altra da 2 v.Con una varta 180 ah per togliere dal contenitore gli elementi ho dovuto tagliare il fondo con il flessibile perche tutte le buste si erano incollate sul fondo tutto perche non hanno fatto nemmeno un mm di rialzo per i fanghi .per questo motivo anche se sono le + imbustate l'eletrolita mi usciva sempre nero ,praticamente gli ossidi uscivano dai buchi fatti dai corti sulle buste ...fanno batterie proprio x durare il meno possibile .http://www.energialternativa.org/public_mod/NewForum/faccine_mod/bye2.gif
  
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kekko.alchemi
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Re:Inversione di carica, possibile ?
Reply #74 - 06.04.13 at 20:52:00
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La plastica degli scomparti la devi tagliare sul fondo, l'acido più denso (in ricarica) tende a depositarsi sul fondo, per questo è importante che almeno il fondo sia completamente in comunicazione fra gli scomparti. Per quanto riguarda il filo per saldature non va bene perchè contiene stagno, che a contatto con ossigeno e acido solforico funge addirittura da catalizzatore per la corrosione, distruggendosi in breve tempo.

Kekko
  
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