CITAZIONE (Yuz @ 10/8/2012, 07:26)
Quote:CITAZIONE (kekko.alchemi @ 6/8/2012, 14:18)
Quote:Salve a tutti, per quanto riguarda i rendimenti l'ho specificato più volte, cmq lo ripeto: siamo a circa 5 Kg l'ora di biomassa con una produzione di 3 KWh. Siamo perciò a rendimenti termoelettrici intorno al 20%, il consumo della biomassa dipende ovviamente dal tipo di legna utilizzato, noi stiamo usando un mix al 50% di ulivo e alloro ancora verde.
Curiosa la scelta di bruciare l'alloro verde assieme all'ulivo.
L'ulivo è già di per sè un ottimo combustibile e ha un potere calorifico di 5,3kWh/kg.
Per arrivare ai 3 kWh/kg dichiarati della miscela al 50:50 è come se il legno di alloro VERDE dovesse sviluppare 0,7kWh/kg = (5,3+0,7)/2 kWh/kg.
Dopo alcune ricerche (l'alloro non è molto diffuso come legna da ardere) scopro che l'alloro ha un potere calorifico addirittura superiore a 6kWh/kg. Il dato ovviamente è riferito al legno secco non al legno VERDE...
Ma la vera domanda è: perchè in una prova 'ufficiale' è stato scelto di bruciare una miscela di ulivo secco e alloro verde dal potere calorico incerto invece di bruciare un po' di onesto ulivo secco così sarebbe stato più semplice per tutti avere il dato sul potere calorifico?
fare un test di efficienza reale e' molto complesso
una strada e' questa
si sceglie un tipo di legna di cui si conosce esattamente il potere calorico
es alloro 6Kwh/kg ovviamente secco
OK?
1) si asciuga il legno in forno a 180 gradi per alcune ore (dipende dalla pezzatura)
2) si pesa il legno
3) si decide un carico per l'alternatore, poniamo 1600 watt
quindi se l'alternatore a regime lavora intorno ai 40 volt il carico sara' di 1 ohm
in maniera che a 40 volt scorreranno 40 amp e quindi 1600 wat
chiaramente la tensione dell'alternatore sara' fluttuante e con essa la potenza
quindi si mettera' sotto misura la corrente e la tensione e i dati trasferiti nel tempo
in un datalogger
ok?
4) si interfacciano al datalogger ALMENO
una sonda per la pressione
una per la temperatura surriscaldata
una per la temperatura sul radiatore di raffreddamento
5) siccome la caldaia ha una grande inerzia termica (non ricordo quanti litri ma non importa)
il test deve essere di lunghissima durata
si accende la caldaia (con la legna preparata) ed il datalogger
avremo all'inizio 0 watt che poi cresceranno
dovremo "dosare" la legna per cercare di rimanere nei parametri voluti ( pressione-temperatura-potenza) (sara' dura... ma non fa niente poi si calcola)
una volta finita la legna si continua a registrare la "calata" a 0 watt
FINITO IL TEST
si elaborano i dati e si avra' l'efficienza reale con una discreta precisione
il resto sono chiacchiere
omicron