Si è vero, giusto ieri ho visto un documentario a ulisse dove parlavano delle macchine a vapore. Le prime erano esattamente come hai detto te e si limitavano (con consumi di carbone assurdo) a pompare acqua dalle miniere e visto il principio che sfruttavano erano lentissime. Poi il famoso James Watt le migliorò drasticamente arrivando a rendimenti accettabili, secondo un altro documentario bastò che introdusse un condensatore in grado di reimmettere l'acqua calda di condensazione in caldaia per abbattere i consumi e raddoppiare i rendimenti. So però che questa affermazione non è del tutto corretta in quanto il vapore di scarto era un emulsione di vapore e olio indispensabile per lubrificare i pistoni metallici. Non era possibile quindi condensarlo e reimmetterlo in caldaia perchè in caldaia avrebbero fatto il sapone!! Quello che penso invece è che il grande James inventò il preriscaldatore ovvero uno scambiatore di calore dove nel circuito primario entrava vapore e usciva acqua o vapore più freddo, e nel circuito secondario entrava acqua fredda (pulita) e usciva acqua calda pronta per essere reimmessa in caldaia.
Cmq il principio della depressione rimase molto valido fino a quando non si pensò di compattare il motore per introdurlo nell'industria tessile, allora si inventò il manovellismo biella manovella inizialmente costituito da due ruote dentate una ferma sulla biella e una in rotazione con il volano, a questo punto si pensò di utilizzare la pressione del vapore anzichè la depressione raggiungendo rapporti peso/potenza allucinanti per quell'epoca (forse anche per oggi) con la sola pressione di 12 Atm, ben lontana da 1 Atm scarsa di depressione utilizzata fino a poco tempo prima. Poi si vide però che il motore scartava vapore ancora in pressione e molto caldo, così inventarono il motore a triplice espanzione dove lo scarto di un cilindro era inviato ad un altro più grande e poi ancora ad un altro. Ciò permise di aumentare utleriormente i rendimenti e consentire un uso su autotrazione molto vantaggioso. Poi introdussero il surriscaldatore del vapore che consentiva di risparmiare ulteriore vapore... ma qui ci perdiamo nella notte dei tempi, con storie affascinanti se prese nel dettaglio.
Non è assolutamente scartato il fatto di sfruttare anche la depressione, ma una cosa alla volta, prima vediamo come va la cogenerazione e stimiamone i vari rendimenti. Dove una fetta importantissima del rendimento globale starà nella caldaia che sarà a condensazione, altrimenti già un buon 50-60% si perderebbe nell'evaquazione dei fumi.
Qui un bel documentario:
L'uomo di oggi sembra a volte dimenticarsi da dove viene, ignorando e dimenticando i padri della Scienza che con il loro grande e quasi unico apporto ci hanno permesso di arrivare alla tecnologia di oggi. Sono del parere che molte delle scoperte abbandonate vadano oggi riprese in cosiderazione e migliorate con le tecnologie, i mezzi e i nuovi materiali che oggi abbiamo a disposizione. Nasce così il "
Motore a Vapore Elettronico" o meglio L'Efficentissimo Cogeneratore a Biomassa.
Kekko