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Hot Topic (More than 100 Replies) Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida (Read 80295 times)
drmacchi11
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #180 - 07.11.11 at 14:34:00
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Grande Master ! mi sembra buono. Mix che ne dici ?
  
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mixtrb
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #181 - 07.11.11 at 20:19:00
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mi pare un discorso complesso; se non me lo avessi chiesto esplicitamente me ne sarei rimasto silente ad attendere maggiori informazioni, anche come precauzione per non trasmettere una sensazione di negatività, mai favorevole in fase di sperimentazione. comunque non ritengo di poter avere così grandi influssi, perciò posso anche esprimermi.

comincerei con l'attendere dati più completi, se/quanto tutto il meccanismo vaselina liquida + fluorescina funziona bene, se/quanto è ragionevole (anche economicamente) implementarlo, quali sono le soglie percentuali di fluorescina ottimali e quale il campo di sua variazione accettabile (se basse, le percentuali e/o le variazioni ammissibili, è probabile avere maggiori difficoltà nel discriminare un segnale del sensore fotoelettrico dai disturbi circostanti, tipo variazioni di temperatura, variazioni di parametri elettrici, variazioni di qualità dell'olio di vaselina e/o della fluorescina tra una fornitura e l'altra, e tra tempi diversi - prodotti freschi e prodotti "cotti" - , ..... e forse molti altri parametri, ora tutti sconosciuti probabilmente, se rapportati a questa situazione particolare )

poi metterei l'elemento fotosensibile in un tratto mantenuto al buio, in cui sfruttare la fluorescenza del miscuglio, preventivamente attivata al massimo, prima che questo giunga nella "camera di misura"; (forse però mi devo rivedere bene la differenza tra fluorescenza e fosforescenza, ora che ci ripenso)
camera di misura che a questo punto potrebbe essere pensata ben isolata anche termicamente, non solo otticamente.

ci sono tanti parametri da conoscere prima di poter fare delle valutazioni ragionevoli
poi quasi tutto si può fare, questa vostra esperienza lo sta dimostrando praticamente.
  
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drmacchi11
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #182 - 07.11.11 at 20:32:00
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Chiaro Mix. , intanto ora proviamo se funziona la vaselina e la fluoresc. poi si fa un pannello che sta fuori alla intemperie per 6 mesi e monitoriamo la sua produzione. Chiaro che quando produrrà di meno vs. l'avvio con "reagenti" freschi. quello sarà il segnale (alla grossolana..)
  
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NonSoloBolleDiAcqua
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #183 - 07.11.11 at 21:57:00
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Vi riporto sul punto: rifrazione...non riflessione..smontate la mia teoria...perchè sto facendo una ipotesi senza dati...hehehe...me la canto e me la suono...voi correggetemi.

Il buon kekko illumina la cella con una lampada...la quale emette luce,energia sotto forma di onda, non direttiva ma radiale. Queste onde viaggiano in linea retta e passando attraverso due materiali trasparenti ( vetro ->vasellina (o altro...o fluorenticitina... )) vengono deviate (cioè rifratte). La mia ipotesi è che la vasellina sia più densa del vetro...quindi il raggio viene deviato verso la normale (dovuto al rallentamento della luce).
Faccio un disegno...dove rappresento due raggi...degli infiniti raggi...della lampada di kekko. Dovrebbe essere intuitivo la piccola pecentuale di rendimento in più!


Ora perchè non penso che sia dovuto alla riflessione? Perchè se non ho capito male kekko utilizza sempre lo stesso vetro in entrambe i casi...ma in uno c'è una sostanza in più:la fiorentina...( ho fame di ciccia).
Bolle
  
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Master Digit
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #184 - 08.11.11 at 00:47:00
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Io penso (per immaginazione e non per prove reali) che l'olio di vasellina porti a deviare sulla cella anche quei radianti di luce che in aria non colpirebbero perpendicolarmente la cella, inoltre la fluorescina trasforma le lunghezze d'onda corta luminosa (blu e ultravioletto) che normalmente vengono poco convertite in VA dalla cella, in lunghezze d'onda luminosa attorno la gamma del verde verde/giallo maggiormente convertite in VA dalla cella.
La cosa che penso non porti nessun vantaggio è il materiale fotoriflettente dietro la cella, mentre quello messo negli interstizi tra una cella e l'altra e quello sui laterali del pannello, messi con angolazioni che permettano una riflessione della luce rimbalzante nell'intero pannello, penso porti beneficio.
Tornando al sensore, logicamente và posto in una scatola non raggiungibile da luce e con componenti elettronici controreazionati rispetto alla temperatura disturbi e sbalzi di tenzione (non è per nulla una cosa complicata usando un operazionale bilanciatore e due sensori, sempre cose da pochi spiccioli).
Sarebbe fichissimo trovare una sostanza che converta la luce rossa, infrarossa e super infrarossa (calore) in luce nella gamma del giallo giallo/verde così come la fluorescina converte l'ultravioletto in verde.....ma penso che non esista.

Un'altra idea che mi era venuta era sfruttare i laterali di un pannello formando un unico pannello cubico formato da tre pannelli ed un prisma interno per distribuire le varie gamme di luce su tre pannelli differenziati per rendimento sulle tre gamme principali che potrebbero essere un pannello termosolare per sfruttare il rosso e l'infrarosso, un panello fotovoltaico per il verde e giallo e per il blu e l'ultravioletto booooo, forse un pannello fotovoltaico immerso in fluorescina?
Per capirci meglio, il contrario di quello che avviene in un videoproiettore dove ci sono tre mini LCD rispettivamente con filtri rosso/verde/blu ed un prisma centrale che converge il tutto in un unico punto di uscita che sarebbe la nostra entrata dei raggi solari.

Master Digit
  
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qqcreafis
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #185 - 08.11.11 at 19:31:00
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<a target='_blank' title='ImageShack - Image And Video Hosting' href='http://imageshack.us/photo/my-images/189/rifra.gif/'>'http://img189.imageshack.us/img189/2108/rifra.gif'

l'interfaccia olio vetro praticamente non fa rifrazione, quello che conta è aria vetro, tutti i raggi che arrivano contro la supo vetro -aria (dall'interno!!!!!!!!!!!!!!!!!! ) con un angolo di incidenza più grande di 42 (circa) gradi vengono completamente riflessi all'interno ( è il principio delle fibre ottiche) . Si recupera in parte la luce riflessa dalla cella quella diffusa dai bordi, quella riflessa sul fondo (che non ho indicato). Nella cella c'è più luce.

ma allora... si potrebbe mettere le celle un pò più distanti mettere un riflettore a triangolo...............('???) tra una cella è l'altra, tanto il sistema a riflessine totale ingabbia la luce e la luce riflessa prima o poi centra una cella, in effetti a parità di superfice di cella si potrebbe aumentare abbastanza il rendimento (???).


comunque mi concentrerei anche sul materiale fluorescente , a proposito , che spettro fa la lampada utilizzata ?
  
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qqcreafis
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #186 - 08.11.11 at 19:53:00
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<a target='_blank' title='ImageShack - Image And Video Hosting' href='http://imageshack.us/photo/my-images/192/spettron.jpg/'>'http://img192.imageshack.us/img192/954/spettron.jpg'

questo è il nostro piano di battaglia notare che sul verde il rendimento del silicio è scarso, e notare invecie quanto il GaAs ricalchi lo spettro solare
  
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NonSoloBolleDiAcqua
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #187 - 08.11.11 at 19:54:00
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CITAZIONE (qqcreafis @ 8/11/2011, 19:31) Quote:
che conta è aria vetro, tutti i raggi che arrivano contro la supo vetro -aria (dall'interno!!!!!!!!!!!!!!!!!! ) con un angolo di incidenza più grande di 42 (circa) gradi vengono completamente riflessi all'interno ( è il principio delle fibre ottiche) .

Non so perchè ma oggi mi hai quasi convinto ma non del tutto ...è quel 42 che mi ha messo all'angolo...haha ho fatto la battuta...!
Ciao malefico di un qq.
Bolle
  
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NonSoloBolleDiAcqua
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #188 - 09.11.11 at 14:14:00
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xqq,
ritorniamo sul punto...vediamo quale è il mio dubbio...ovviamente non avendo dati...me la canto e me la suono ... riassumo:mi sembra di aver capito che la cella con il solo vetro ha un rendimento più basso della cella con vetro ed olio. Se la densità vetro-olio fosse la stessa e il tuo disegno fosse corretto ponendo un doppio strato di vetro...dovrebbe aumentare il rendimento ...basterebbe mettere uno spessore di vetro spesso come la somma di vetro-olio si dovrebbe avere lo stesso rendimento della cella vetro-olio.
Quindi o l'aumento dipende dalla rifrazione ( ed io oggi sono tornato nuovamente sulla stessa posizione)...oppure occorre indagare in altre direzioni.
Ho questo dubbio e la cosa scricchiola...concordi?
Ciao
Bolle
  
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #189 - 10.11.11 at 23:00:00
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Secondo me l'olio ha un comportamento diverso rispetto al vetro.
Bisognerebbe analizzare i due prodotti nei comportamenti ai fotoni e all'irragiamento energetico su livello molecolare e atomico.

P.s.
Dal grafico postato sopra ho rilevato i componenti per realizzare il pannello fotovoltaico cubico da me proposto nei post precedenti, e cioè un pannello fotovoltaico in AlGaAs nel lato del verde, un pannello fotovoltaico in Si nel lato del blu ed un'altro pannello fotovoltaico in AlGaAs nel lato del rosso tutti con scambiatore termico a serpentina dell'olio di vasellina circolante nel pannello cubico.
A parte il costo dei pannello in AlGaAs, rimane il problema di realizzazione di un prisma così grande


Il prisma deve essere come questo, ma il suo uso è esattamente il contrario

Master Digit

  
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qqcreafis
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #190 - 11.11.11 at 00:57:00
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il sistema due vetri con paraffina fa certamente una guida di luce, se si fa entrare luce da un fianco (pprovare con un vetro ed un puntatore )la luce viene intrappolata (con il puntatore esce dalla parte opposta dopo molte riflessioni sulle facce principali(quelle larghe)).
La riflessione totale avviene con la luce abbastanza radente alla sup e solo dal vetro all'aria e non dalla luce che viene dall'esterno,

Per questo quelli dei pannelli luminescenti mettono il materiale attivo nel pannello e sui bordi la cella, lo strato di vetro (o materiale plastico) intrappola parte della luce diffusa e la porta sui bordi sottili dove c'è la cella.

questo è un effetto che sicuramente esiste ma dovrebbe esistere anche per i pannelli commerciali.

un altro effetto potrebbe essere antiriflesso l'indice del Si dovrebbe essere 4,4 ma forse è ricoperta di SiO2 (?)

oppure si scopre che assorbe UV e riemette nell'infrarosso (troppo bello per essere vero!)

Varrebbe la pena di indagare

Si potrebbe provare con un materiale con indice ancora maggiore per l'antiriflesso
  
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #191 - 15.11.11 at 01:33:00
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Scusate, magari sono leggermente fuori discussione, ma qualcuno è in grado di dirmi se l'idea da me proposta qui:
CITAZIONE (Master Digit @ 10/11/2011, 23:00) Quote:

può essere fattibile e se magari già esiste?

Grazie mille

Master Digit

  
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Dynoc
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #192 - 16.11.11 at 22:50:00
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Ciao ragazzi,
ero rimasto un po' indietro, e vedo che state facendo un buon lavoro!

oggi sono stato in Saint-Gobain Solar per un corso di formazione sulle "novità" nel fotovoltaico commerciale.
Guardate quà: http://www.saint-gobain-solar.com/ita/La-n...etro-Piramidale

non è vasellina, ma forse il principio è lo stesso!!

-D-
  
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mixtrb
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #193 - 17.11.11 at 00:28:00
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interessante

avendo fatto il corso, hai per caso info rispetto a:
Tutti i moduli utilizzano diodi di bypass, che riducono al minimo le perdite di potenza dovute ad ombreggiamento e proteggono il modulo dall’effetto hot spot.
tratto dal to link;
qual'è l'effetto dei diodi e quali le loro caratteristiche? cos'è l'effetto hot spot?

se ti sto disturbando, lascia perdere, cercherò io su internet.
se invece ti fa piacere agevolarmi dandomi le info in tuo possesso, te ne sarò grato e leggerò con interesse.

  
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qqcreafis
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Re:Pannello Fotovoltaico a Paraffina Liquida
Reply #194 - 17.11.11 at 10:36:00
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in effetti un filtro ad interferenza (dicroico) potrebbe aiutare

i filtri ad interferenza non assorbono, lasciano passare o riflettono bande di frequenza differenti

ci vorrebbe un filtro passa banda che fa passare il rosso e ir e che rifletta in avanti il blu e parte del verde dentro la paraffina fluorescente, ma forse basta aumentare la concentrazione del materiale fluorescente.
  
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