Ciao Max, si vale quasi la pena di condizionare la sala batterie! in estate con l'energia in eccesso nelle ore più calde quando batte di più il sole
Mà... io le ho messe nel seminterrato, una locale fatto apposta, speriamo vada bene, del resto dalle mia parti sono più i mesi freddi che qualli caldi
Kekko, e provare con la soda caustica?
Per la vita della batteria non mi preoccupa il solfato in quanto è reversibile con le giuste sollecitazioni elettriche, le mie uniche "paure" sono la corrosione delle positive con conseguenti isolamenti e i corti circuiti, ma per questo stiamo quì a progettare l'accumulatore fatto in casa alla moda vecchia
Sono convinto anch'io che non vale la pena recuperare piombo pieno/puro dalle batterie usate, troppo laborioso e nocivo, ma non per questo quelle batterie lì sono da buttare, anzi sono materia prima a costo quasi 0, per fare i nostri ipotetici banchi di accumulo stazionari fai-da-te ci serviranno quintali di materiale, a da quelle batterie possiamo recuperare 2 delle 3 componenti: le materie attive (ossidi e solfati di piombo) e l'elettrolita (acido solforico diluito), poi per il piombo pieno per le parti conduttrici e di sostegno concordo che è meglio comprarlo.
Nell'analisi di altre chimiche di accumulo elettrico sono ben consapevole che se mai volessi realizzarne una su scala adeguata dovrei comprare tutto da 0 con dei conseguenti costi molto più alti degli accumulatori piombo-acido commerciali, quindi purtroppo tutte le vie alla fine puntano verso le piombo-acido con materiale di recupero, alla fine andremmo a spendere comunque soldi, tipo la metà delle commerciali o quasi lo stesso, ma se anche solo ciò portasse ad avere delle celle elettrochimiche solide, durature e facili da manutenere allora significa che varrebbero il doppio o il quadruplo delle equivalenti commerciali, non siete d'accordo?